LA PROFESSIONE: “DI COSA MI OCCUPO”.
Sono una PSICOLOGA e PSICOTERAPEUTA con un approccio cognitivo-comportamentale e costruttivista integrato (iscritta all’Albo degli Psicologi della Lombardia: nr. 9632). Integrato perché ritengo fondamentale avere nel proprio bagaglio culturale e professionale l’abilità di vedere la stessa realtà da prospettive differenti. Solo in questo modo, infatti, a mio avviso, è possibile considerare aspetti differenti che messi insieme ci aiutano a completare il puzzle che stiamo osservando. Per rendere un po’ più comprensibile il concetto, aggiungo che ad esempio se si considera l’aspetto cognitivo di una persona senza considerare il contesto in cui vive, o meglio senza considerare le dinamiche presenti nel sistema in cui vive, si rischia di perdere la sfera relazionale della persona: come interagisce, come si relaziona, quali ruoli riveste, in quale posizione si mette nelle varie interazioni, come risponde, quali giochi relazionali mette in atto, …. ecc ecc.. Oppure ancora: se non osservo le difese emotive che una persona mette in atto come penso di riuscire a conoscere la persona che mi sta davanti? Così pure: come posso pretendere di capire i comportamenti di una persona, se non considero gli aspetti cognitivi ed emotivi della persona stessa e del suo sistema culturale?
Appena terminata l’università a Milano, ricordo di avere cercato di collocarmi presso qualche ente in qualità di psicologa. Tentativi falliti. Quando si è neo laureati è rassicurante l’idea di lavorare a fianco di colleghi più esperti e quindi si tende a cercare una collaborazione o una dipendenza. Mi sono però accorta a breve che oggi giorno, così come qualche anno fa, per la stragrande maggioranza degli psicologi (e non solo) è molto difficile pensare di lavorare alle dipendenze di qualcuno. Con coraggio e tenacia, pertanto, ho deciso di intraprendere la libera professione, consapevole della fatica e dei rischi connessi.
Esercito ormai da diversi anni la libera professione ad Erba (CO) in C.so XXV Aprile 167/D. A Erba oltre ad essere libera professionista, sono anche socia fondatrice dell’Associazione P.a.r.v.u.s.: associazione nata nel 2006 con un gruppo di colleghi psicologi con i quali condivido l’obiettivo di divulgare la psicologia sul territorio, materia che accompagna per mano l’essere umano in tutte le sue fasi di crescita e di maturazione. Il nome Parvus, che in latino significa “piccolo”, vuole evocare l’intenzione primaria dell’associazione, cioè prendersi cura, in senso lato, dell’uomo e del suo benessere, diffondendo inoltre una cultura preventiva del disagio psicologico.
Esercito, inoltre, la professione in un secondo studio: c/o il Centro Medico Poli 3 in via Papa Giovanni XXIII, 14 – Dolzago (LC).
Mi sento onorata, inoltre, di collaborare con il Centro Studi Panta Rei di Casnate (CO ) in qualità di docente e di supervisore per il master in “Tecniche di rilassamento” aperto agli psicologi e agli psicoterapeuti. Con il Centro Studi Panta Rei nel corso degli ultimi anni è nato un feeling professionale e personale, a seguito di una conoscenza reciproca avvenuta durante la frequentazione dei loro master come allieva.
Mi occupo da diversi anni di psicologia scolastica, di orientamento scolastico e professionale, di tecniche di rilassamento e di biofeedback, di percorsi di disassuefazione da fumo, di attività formativa rivolta sia ai ragazzi che agli adulti, come ad es. corsi di educazione alla sessualità e all’affettività, corsi di comunicazione, corsi per O.S.S. (operatori socio sanitario) ed A.S.A. (ausiliario socio assistenziale), e di psicologia sportiva.
Organizzo conferenze su argomenti riguardanti le tecniche di rilassamento, la psicologia scolastica, la pre-adolescenza e l’adolescenza, la genitorialità, e tematiche simili.
LA FORMAZIONE: “LA LAUREA E I MASTER”.
Dopo la laurea in Psicologia conseguita c/o l’università Bicocca di Milano, ho conseguito il master in “Processi di orientamento e di sviluppo del piano di carriera” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Master che mi ha saputo dare ottime opportunità lavorative.
Sentivo, inoltre, un bisogno di incrementare le mie competenze professionali. Mi sono, dunque, messa alla ricerca di un percorso da ritenersi intermedio fra l’università e la scuola di psicoterapia. Ecco che, dopo una ricerca in rete, ho trovato i master del Centro Studi Panta Rei. Ho deciso di frequentare sia il master in “Counselling clinico cognitivo-comportamentale con approccio integrato”, che il master in “Tecniche di rilassamento (Training Autogeno, Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson, e Biofeedback)”. Il primo master è stato dettato dal bisogno di incrementare le mie competenze professionali e personali, il secondo dal bisogno primario di imparare a “fermarsi nel presente”. Mi ero accorta, infatti, di essere da tempo centrata sul futuro, perdendo in tal modo il qui ed ora. Mi sono chiesta più volte come avrei potuto essere di aiuto alle persone in difficoltà se non fossi stata capace di vivere nel qui ed ora. Mi sarei infatti persa gran parte dell’osservazione nell’hic et nunc. Mi chiedevo, inoltre, come avrei potuto godermi i momenti della mia vita se non fossi stata capace di vivere il presente. Entrambi i master sono stati determinanti per me stessa e per la mia professione. Mi hanno condotto lungo un percorso di cambiamento profondo, prima di tutto personale e poi professionale.
Successivamente ho frequentato un “Master in Psicologia dello Sport” c/o ASP di Milano. Ho sempre creduto nella funzionalità dello sport sia per il benessere fisico che psicologico. Pur non avendo mai praticato agonismo, amo fare sport (kayak, trekking, nuoto, corsa, difesa personale krav maga, …… ) e credo fortemente che accanto alla preparazione fisica e tecnica, sia da ritenersi fondamentale anche la preparazione mentale. Un atleta, di qualunque sport e livello, per poter esprimere al meglio il proprio talento, necessita di un’adeguata “mentalità sportiva”. Amo pensare allo sport come metafora della vita: saper gestire i successi e i fallimenti nello sport, equivale al saperli gestire nella vita. Per alcuni anni mi sono dedicata alla difesa personale e con l’associazione sportiva Full Defense con la quale mi allenavo, ho introdotto nei corsi di difesa la parte psicologica. Credo che ogni donna e ogni uomo abbia il diritto e il dovere di lavorare sull’autodifesa per potersi sentire più sicuro nel mondo. Il sapersi difendere dà un incremento di autoefficacia e di autostima. In ultimo, ho deciso di frequentare la scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva costruttivista perchè era ritornato forte il desiderio e il bisogno di confronto, di integrazione e di aggiornamento. Apprendere mi apre la mente e la visuale!!!!