Perché scegliere di andare dallo psicologo? Non sono “matto”, quindi perché potrebbe servirmi? Io ho già degli amici con cui parlare. Non è forse la stessa cosa?
Queste sono solo alcune delle domande e risposte che le persone si pongono. Domande e risposte che mantengono vivi alcuni stereotipi circa lo psicologo, come ad es.: “Lo psicologo è colui che cura i mattì” …..solo i matti, e nessun altro!!!!
C’è una bella differenza fra un colloquio psicologico e una chiacchierata con un amico/a. E’ meraviglioso poter parlare con un Amico/a con la A maiuscola, potersi raccontare a vicenda, aprirsi l’un l’altro, darsi una mano, il cercarsi, ecc.. Andare dallo psicologo però significa altro.
Lo psicologo NON è l’amico. Lo psicologo NON dà consigli preconfezionati; sa sospendere il giudizio, quindi NON giudica; ascolta, osserva, interviene in modo professionale e crea i presupposti affinché la persona possa “vedere” ed individuare da sé la migliore soluzione per se stessa.
Non si va dallo psicologo solo per gravi psicopatologie (questo è solo un comune pensare!!!….appunto “Io non sono matto, quindi lo psicologo non mi serve!”), ma anche per affrontare disturbi più lievi e per imparare ad affrontare disagi momentanei dai quali da soli non si riesce ad uscirne.
Dallo psicologo si può andare anche per altri motivi, come ad esempio:
per capire come mai, a volte, si hanno delle reazioni comportamentali ed emotive senza sapere il perché, o senza sapere come gestirle. In sostanza, per incrementare la consapevolezza di sé, o meglio per conoscersi meglio.
Per accrescere le proprie abilità sociali, ovvero la capacità di comunicazione (come ad es. apprendere a comunicare in modo assertivo, gestire l’ansia del parlare di fronte a un pubblico….), di stare con gli altri, di essere empatici, …
Per imparare a gestire in modo più adeguato lo stress quotidiano ed evitare, quindi, che lo stress generi, a lungo andare, delle difficoltà psico-fisiche importanti. Sempre più persone, oggigiorno, soffrono di disturbi psico-somatici conseguenti a carichi di stress mal gestito.
Lo psicologo può, inoltre, aiutare ad elaborare un lutto (morte, separazione, ecc), può supportare un genitore sul come parlare della morte a un bambino o sul come aiutare un bambino ad affrontare la perdita di una persona cara.
Si può scegliere di andare dallo psicologo per avere un confronto circa la propria modalità di essere genitore (o di essere figlio) con tutte le difficoltà connesse.
Per capire in quale direzione andare in alcuni momenti complessi della vita. Può darci una mano a capire come scegliere la via più adeguata per noi, sapendo che non sarà mai lo psicologo a scegliere per noi, ma ci fornirà gli strumenti cognitivi, emotivi e relazionali per poter mettere in atto il processo decisionale. Lo stesso può essere fatto con i ragazzi adolescenti in fase di scelta scolastica.
Può essere utile allo sportivo (agonistico e non) a vivere BENE lo sport, apprendendo a utilizzare al meglio le proprie risorse cognitive, emotive, fisiche e relazionali. Mente e Corpo sono oggi intesi come alleati inseparabili.
Lo psicologo può, inoltre, dare una mano al fumatore che ha deciso di rispettare il proprio corpo smettendo di fumare. La cattiva abitudine di fumare può essere disappresa.
D.ssa Cathia Aldeghi